Dettagli e descrizione
Se vuoi sfogliare le pagine della storia e scoprire usi e costumi delle più antiche civiltà che hanno popolato la nostra terra, non puoi assolutamente perderti il MAB Museo Archeologico Ferruccio Barreca.
Uno dei più importanti musei italiani, soprattutto per la vastità e varietà dei materiali riguardanti la civiltà fenicia e punica. Uno scrigno che al suo interno custodisce esclusivamente reperti ritrovati nell’Isola di Sant’Antioco, attraverso i quali il racconto della storia millenaria del territorio ti proietterà nel Mediterraneo antico, in un intreccio di popoli e culture.
Un viaggio nella storia
I più antichi reperti riconducono al primo popolamento dell’isola nel Neolitico finale e alla vitalità del luogo durante l’età dell’oro della storia sarda, il periodo nuragico.
Uniche le testimonianze del più antico centro urbano fenicio in Sardegna, fondato tra la fine del IX e il principio dell’VIII secolo a.C., e dei suoi importanti contatti commerciali con gran parte del Mediterraneo. Non manca esperienze interattive come la realtà virtuale che ti consentirà un vero e proprio viaggio indietro nel tempo. Una ricchissima sezione dedicata al periodo punico ci riporta al mondo ultraterreno e alle credenze ad esso legate fatto di divinità, gesti rituali, influenze culturali e memorie collettive. Un settore a parte è stato, poi, dedicato al Tofet con una ricostruzione delle migliaia urne ritrovate in questo sito.
L’antico cimitero fenicio dei bambini
Il Tofet è una suggestiva area sacra all’aperto, utilizzata dall’VIII al III secolo a.C., in cui potrai cogliere il senso magico e profondo della religiosità e rivivere gli antichi culti della civiltà fenicio-punica.
All’interno del sito troverai un gran numero di urne che contenevano le ossa bruciate di animali, come agnelli o piccoli volatili, ma anche dei bambini deceduti in tenera età. I piccoli infanti, non ancora iniziati alla vita pubblica, venivano affidati alla particolare protezione delle divinità Tanit e Baal Hammon. Le urne, riposte accuratamente nelle cavità naturali della roccia, erano accompagnate da stele di pietra in cui troviamo raffigurate immagini umane e animali, simboli dei rituali complessi praticati in quest’area sacra.