Dettagli e descrizione
Se visiti la Sardegna, un appuntamento d’obbligo è certamente con il monumento simbolo di questa terra: il nuraghe, particolarissima costruzione in pietra, icona della protostoria isolana. E allora lasciati avvolgere dall’aura di fascino imperturbabile di queste testimonianze millenarie dell’antica civiltà nuragica.
Ancora oggi la loro funzione è dibattuta e mai univoca, ma il loro posizionamento, in punti altamente strategici lungo la costa e sui rilievi dell’entroterra, suggerisce che fossero luoghi particolarmente adatti al controllo del territorio.
A Sant’Antioco puoi trovare i resti di ben 43 nuraghi, oltre a 9 Tombe dei giganti e un tempio a pozzo. Il maggior numero si trova nella parte centro-meridionale dell’isola, in posizione dominante rispetto alla piana di Canai e il corso d’acqua del Riu Triga.
Ti consigliamo una piacevole escursione ad alcuni di questi nuraghi, facilmente accessibili, come il nuraghe bianco di S’Ega ‘E ‘Marteddu, raggiungibile attraverso una biforcazione della strada d’ingresso alla frazione di Maladroxia. È composto da un mastio e da un bastione con tre torri laterali conservate solo in parte. La torre principale si conserva quasi del tutto integra e domina la baia di Maladroxia e la foce del Rio Triga, regalando una splendida visuale.
Di enorme fascino è il complesso di Grutti ‘e Acqua, situato a occidente della piana di Canai, ben accessibile e dotato di parcheggio, la cui posizione è indicata nella mappa in basso. Qui sarai immerso in un luogo senza tempo, in cui la natura la fa da padrone. Dallo sperone più alto dell’area potrai scorgere i resti di un nuraghe complesso dotato di quattro torri, mentre arroccati su un’altura più a sud, sospesi tra spazio e tempo, un nuraghe a corridoio, un nuraghe a tholos e i resti di numerose capanne.
Arrivare alla conca che ospita l’invaso artificiale noto come “laghetto nuragico” ti riempirà di pace, totalmente immerso in un magico silenzio. Le acque, abbondanti nei mesi invernali, venivano probabilmente utilizzate in passato per specifiche celebrazioni rituali legate al culto dell’acqua. A valle, a poche centinaia di metri, troverai l’unico tempio a pozzo dell’isola anch’esso consacrato al culto di questo fondamentale elemento.
Ad alcune centinaia di metri dal complesso nuragico, adagiata su una piattaforma rocciosa, potrai ammirare la Tomba dei giganti Su Niu de Su Crobu, la meglio conservata del territorio e luogo ideale per ammirare uno dei più bei tramonti dell’isola.
Un luogo meno noto ma certamente non meno interessante, è il complesso nuragico di Corongiu Murvonis. Il nuraghe, formato da un mastio centrale e da altre torri limitrofe, è difeso da un imponente bastione attorno al quale si sviluppa un importante villaggio ancora tutto da scoprire. Il cuore dell’isola non saprà negarti, anche in questo caso, paesaggi inconsueti e inusuali prospettive.
Per concludere lungo la strada provinciale in località Canai, ti imbatterai nel nuraghe polilobato di Feminedda e il nuraghe bicolore S’Uttu de su Para, entrambi a struttura complessa, di cui oggi si conserva il circuito perimetrale e alcune strutture interne.
Armati di scarpe comode e vieni a conoscere le antiche radici di quest’isola, non resterai deluso!
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