Un intero villaggio nel sottosuolo, vere e proprie case con stanze, cucine, corridoi scavati nella pietra viva: il Villaggio Ipogeo di Sant’Antioco è un sito unico nel suo genere, dove scoprirai il modo di vivere semplice e autentico dei vecchi abitanti di Sant’Antioco.
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Informazioni sul luogo
Quella del Villaggio Ipogeo è una storia che ha origine secoli fa, quando la Chiesa decise di incentivare la ripopolazione dell’antica città di Sulky, in seguito chiamata Sant’Antioco in onore del Martire le cui spoglie sacre furono ritrovate nel 1615.
Molte famiglie ottennero delle terre, ma altre si trasferirono sulla piccola isola senza avere nulla in cambio: mancando i mezzi economici, decisero di appropriarsi di molte tra le tombe puniche della Necropoli, rimuovendo tutto ciò che si trovava al loro interno e rendendole adatte all’abitazione: si unirono ambienti non comunicanti, si costruirono comignoli per il fumo del focolare, si costruirono recinti per gli animali.
Gli ambienti venivano imbiancati periodicamente con la calce e venivano arredati come delle normali abitazioni: si trovano tavoli, sedie, mensole, letti e stuoie, servizi da cucina.
Tutto sommato, gli abitanti delle grotte, “is gruttaiusu” si adattarono bene a ciò che questo luogo difficile gli aveva concesso, e ancora oggi si dice che, almeno dal punto di vista della temperatura, queste abitazioni ipogeee fossero piacevoli: “fresche d’estate e calde d’inverno”.
Gli abitanti del Villaggio svolgevano i lavori più umili, lavoravano per i proprietari terrieri, raccoglievano i frutti spontanei della terra, praticavano piccola pesca e raccolta di molluschi nella generosa laguna di Sant’Antioco.
Agli inizi degli anni 70 del secolo scorso gli ultimi abitanti delle grotte ottennero delle case moderne, così il Villaggio Ipogeo diventò un museo a cielo aperto e una preziosissima testimonianza del passato della nostra città.
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